(White Oak, Georgia, 1903 - Paradise Valley, Arizona, 1987) scrittore statunitense. Figlio di un ministro presbiteriano, ha ambientato nelle campagne degli stati del Sud, conosciute per esperienza diretta, i romanzi che gli hanno dato la fama: La via del tabacco (Tobacco road, 1932), fortunatissimo anche nella versione teatrale, e Il piccolo campo (God’s little acre, 1933). In essi C. formula una violenta accusa contro il sistema sociale americano, descrivendo i drammi della miseria, dell’ignoranza e dei contrasti razziali con un realismo crudo e potente, mai disgiunto da un forte senso del grottesco. Le opere seguenti sono costituite da molti racconti, riuniti, nel 1953, in un unico volume (Tutti i racconti di Erskine Caldwell, The complete short stories of E.C.), da numerosi romanzi che arricchiscono il ciclo del Sud, come Un luogo chiamato Estherville (A place called Estherville, 1949) o il notevole Miss Mama Aimée (1967), e da saggi di critica sociale; ma si tratta di variazioni su quei primi temi, circoscritti dal suo istinto di narratore-cronista di un’America in crisi. Tra le altre opere, Vento sul fienile (The weather shelter 1969) e Pomeriggi americani (Afternoons in Mid-America, 1976, nt).