(Marsiglia 1878 - Lutry, Losanna, 1949) scrittore francese. I suoi romanzi, spesso dedicati all’analisi dell’amore, mostrano doti di delicato intuito psicologico: L’agonia dell’amore (L’agonie de l’amour, 1902), Fumi nella campagna (Fumées dans la campagne, 1918, che è forse il miglior romanzo di J.), Tu che avrei amata (O toi que j’eusse aimée, 1927), Il vento soffia sulla fiamma (Le vent souffle sur la flamme, 1942), Il paese dei fantasmi (Le pays des fantômes, 1948). Studioso delle letterature francese, inglese e tedesca, lasciò alcune notevoli raccolte di saggi: Lo spirito dei libri (L’esprit des livres, 1923), Figure straniere (Figures étrangères, 1925), Introduzione alla storia della letteratura francese (Introduction à l’histoire de la littérature française, 1946-48). Scrisse inoltre un libro di ricordi, Le stagioni letterarie (Les saisons littéraires, 1942-50), e un volume di riflessioni e aforismi, Essenze (Essences, 1944).