Pseud. di B. Walter Schlesinger. Direttore d'orchestra tedesco. Dal 1901 fino alla scoppio della seconda guerra mondiale fu attivo in Austria e in Germania: alla Hofoper di Vienna, come assistente e poi successore di Mahler (1901-12), all'Opera di Monaco (1913-22), alla Städtische Oper di Berlino (1925-29), al Gewandhaus di Lipsia (1929-33). Espulso dalla Germania nel 1933 in quanto ebreo, assunse a Vienna la direzione artistica dell'Opera di Stato. Con l'annessione dell'Austria al iii Reich si rifugiò a Parigi e nel 1939 emigrò negli Stati Uniti, dove ottenne la cittadinanza e diresse regolarmente al Metropolitan; nel 1947-49 guidò la Filarmonica di New York. Fu un grande interprete di Mozart, dei romantici tedeschi (Schumann, Brahms, Bruckner) e naturalmente di Mahler, del quale diresse più volte tutta l'opera (esemplari le sue incisioni della i e ix Sinfonia e del Lied von der Erde). Il suo stile esecutivo era contrassegnato da una profonda «empatia» con la partitura, da un rigoroso rispetto del testo e dalla capacità di tenere saldo, anche nei minimi dettagli, il senso complessivo delle tensioni musicali. Espose le sue idee sulla musica e sull'interpretazione in vari scritti, fra cui Von den moralischen Kräften der Musik (Sulle forze morali della musica, 1935), Musica e interpretazione (1957, trad. ital. 1958), Gustav Mahler (1957, trad. ital. 1981).