(Krasnyj 1886 - Leningrado 1959) critico sovietico. Insieme a Šklovskij, Brik, Tynjanov, Žirmunskij, fu uno dei fondatori dell’Opojaz (società per lo studio della teoria della lingua poetica) che operò dal 1914 al 1923 e gettò le basi della teoria formalista. Alla definizione del formalismo critico E. contribuì con saggi fondamentali, da Come è fatto «Il cappotto» di Gogol’ (1919) a Il giovane Tolstoj (1922), nonché con i saggi monografici Anna Achmatova. Saggio di analisi (1923) e Lermontov. Saggio di valutazione storico-letteraria (1924). Dopo il 1930 cessò, per pressioni politiche, di occuparsi di problemi di metodologia letteraria, curando eccellenti edizioni di classici russi. Nel 1946, per aver sostenuto la poetessa A. Achmatova, venne costretto a una rigida autocritica dal ministro della cultura Ždanov. Postumi sono apparsi il secondo (1960) e il terzo volume (1974) di una grande monografia su Tolstoj (il primo volume era uscito nel 1931), una raccolta di scritti su Lermontov (1961) e una raccolta di articoli su prosatori russi (Sulla prosa, 1969).