(Roma 1943) critico e saggista italiano. Dopo l’esordio con una monografia su Fortini (1973), si è occupato soprattutto di poesia, descrivendone la forma e la funzione e interrogandosi sulla sua «necessità»: Il pubblico della poesia (1975 e 2004), Tra il libro e la vita (1990), Cento poeti (1991), La poesia verso la prosa (1994), Che noia la poesia (2006). Una riflessione sulla società, sul ruolo dell’intellettuale e sul senso dell’impegno politico e civile sono Il critico senza mestiere (1983), L’eroe che pensa (1997), Nel paese dei balocchi (2001). La sua scrittura, solo apparentemente discorsiva e spontanea, indaga con fine intelligenza e fluidità di ragionamento i costumi, la cultura, le idee e le contraddizioni del nostro tempo (Cactus. Meditazioni, satire, scherzi, 2001; L’ABC del mondo contemporaneo, 2004). La forma del saggio (premio Viareggio 2002) disegna un ritratto ideale del critico come «studioso», «scrittore» e «lettore» ed esalta l’importanza della saggistica come genere letterario. Fondatore della rivista letteraria «Diario», ha curato il volume dei «Meridiani» di Debenedetti e pubblicato la raccolta di poesie Lezione all’aperto (1979).