(Milano 1935 - Roma 1989) poeta e narratore italiano. Presente nell’antologia I Novissimi (1961), fece parte, con poesie e interventi critici, del Gruppo 63. Fu collaboratore di riviste letterarie («Il Verri», «Quindici», «Alfabeta») e quotidiani («Corriere della Sera»). La sua produzione in versi e in prosa, segnata da una vocazione sperimentale e caratterizzata da una vena surrealista ora ironica ora tesa a un’allucinata oggettività, punta a uno scardinamento della metrica e del linguaggio della tradizione, parzialmente recuperati nelle ultime opere, e rende il senso di allucinato disorientamento dell’esistenza e di stridula angoscia. Le raccolte poetiche pubblicate tra il 1960 e il 1974 (La palpebra rovesciata, I rapporti, Metropolis) sono riunite nel volume Quanto ho da dirvi (1977), cui hanno fatto seguito Invasioni (1984, premio Viareggio), Melusina (1987), Il giardiniere contro il becchino (1988). Oltre a testi teatrali, scrisse anche opere di narrativa (La partita, 1967; Il re del magazzino, 1978); postumo (1996) è uscito il romanzo incompiuto Los(t) Angeles.