(Meana di Susa, 1907 - Roma, 2000), giornalista e storico, politico e militante antifascista. Aderente a Giustizia e Libertà, fu dal 1932 a Parigi uno dei più stretti collaboratori di Carlo Rosselli, a fianco del quale partecipò anche alla guerra civile spagnola. Dopo l’assassinio del leader di G.L., condivise l’onere della guida dell’organizzazione con Franco Venturi, Emilio Lussu e Alberto Cianca. Rientrato in Italia, partecipò alla Resistenza a Roma, e aderì, pur con qualche riluttanza, al Partito d’Azione. Europeista e federalista, si impegnò, dopo la Liberazione, per affermare le ragioni di una forza socialista unitaria, democratica e autonoma dal PCI. Tra le sue opere più note e significative: Vita di Carlo Rosselli (1945), Storia della Francia moderna 1870-1946 (1947), Storia dei fuoriusciti (1953), Pensiero politico e storiografia moderna (1954), Gli intellettuali e la guerra di Spagna (1959). Le Edizioni di Storia e Letteratura hanno ripubblicato, nel 2013, il suo Adolfo Omodeo (1965-1966).