Lo storico e critico d'arte di fama internazionale Giulio Carlo Argàn nacque a Torino nel 1909. Docente di storia dell'arte moderna all'Università di Roma, fu eletto a Roma come indipendente nelle liste del Partito comunista, e divenne poi sindaco della città dal 1976 al 1979. Nel 1969 ha fondato e diretto la rivista Storia dell'arte. Dal 1979 al 1983 è stato presidente del Comité international d'histoire de l'art (CIHA), e dal 1983 al 1992, anno della morte avvenuta a Roma, è stato senatore della Repubblica.
Tra le sue opere si ricordano: Borromini (1951); Walter Gropius e la Bauhaus (1951); L'architettura barocca in Italia (1957); Progetto e destino (1965); Storia dell'arte italiana (1968); Studi e note: dal Bramante al Canova (1970); Man Ray (1970); Henry Moore (1972); Storia dell'arte come storia della città (1983). Nel 2009 è stata pubblicata postuma la raccolta di scritti giovanili Promozione delle arti, critica delle forme, tutela delle opere. Scritti militanti e rari (1930-1942).