(12 aprile 1910 - 2 marzo 2018) Laureato in Medicina e Psichatria, Dorfles è stato un critico d'arte e filosofo.
È stato professore di Estetica presso le università di Milano, Trieste e Cagliari, e Visiting Professor presso alcune università americane.
Nel 1948 è stato tra i fondatori del MAC (Movimento per l'Arte Concreta). Critico d'arte e a sua volta artista, è stato autore di numerose monografie su artisti di varie epoche (Bosch, Dürer, Feininger, Wols, Scialoja); ha inoltre pubblicato due volumi dedicati all'architettura (Barocco nell'architettura moderna e L'architettura moderna) e un famoso saggio sul disegno industriale (Il disegno industriale e la sua estetica).
Ha contribuito sensibilmente allo sviluppo dell'estetica italiana del dopoguerra, a partire dal Discorso tecnico delle arti, cui hanno fatto seguito, tra gli altri, Il divenire delle arti, Nuovi riti, nuovi miti, Le oscillazioni del gusto, Artificio e natura, La moda della moda (nel 2007, per Costa & Nolan, è uscita la nuova edizione La (nuova) moda della moda).
Con le sue pubblicazioni non ha approfondito soltanto tematiche strettamente artistiche, ma ha curiosamente indagato diversi aspetti della società contemporanea. La sua vasta bibliografia registra numerose ristampe e i suoi libri sono tradotti in una decina di lingue.
Nel 2010 l'editore Castelvecchi ha riproposto il saggio critico Irritazioni: un'analisi del costume contemporaneo e Comunicarte ha pubblicato Novantanove+1 risposte: una conversazione con Lorenzo Michelli, un'intervista in occasione del suo centesimo compleanno, in cui Dorfles ripercorre la sua vita attraverso l'arte. Di Scheiwiller invece l'edizione di Inviato alla Biennale: Venezia 1949-2009 (2010).
Tra le sue opere più recenti ricordiamo: L'intervallo perduto (Skira, 2012), Artificio e natura (Skira, 2012), Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale (Feltrinelli, 2015), Gli artisti che ho incontrato (Skira, 2015), Paesaggi e personaggi (Bompiani, 2017).
Tra le fonti: festivaletteratura.it