Scrittore italiano.
Fu giornalista, critico teatrale e cinematografico (per il Mondo di Pannunzio, il Corriere della Sera, l'Europeo, L'Espresso, ecc.), oltre che sceneggiatore di alcuni fra i più importanti film del dopoguerra; fra l’altro collaborò con Federico Fellini a I vitelloni, La dolce vita, Otto e mezzo.
Moralista acre e tragico, scrisse opere narrative e prose varie percorse da un’originale vena satirica e da un vivo senso del grottesco, attraverso i quali vengono colti gli aspetti più paradossali della realtà contemporanea: Tempo di uccidere (1947, premio Strega), Una e una notte (1959), Il gioco e il massacro (1970), Le ombre bianche (1972), Autobiografia del blu di Prussia (postumo, 1974), Diario degli errori (postumo, 1977).
Toni analoghi hanno i suoi testi teatrali: La guerra spiegata ai poveri (1946), La donna nell’armadio (1958), Un marziano a Roma e altre farse (1971).
Alla sua memoria, nel 1974, è stato dedicato il Premio Flaiano , certamente il concorso più importante per soggettisti e sceneggiatori del cinema. La manifestazione si svolge ogni anno nella sua città natale, Pescara, dove è stato eretto in suo onore un monumento
fonti: Enciclopedia della Letteratura, Garzanti 2007
www.provincia.pescara.it
nella foto: Ennio Flaiano con Federico Fellini
Sotto: Flaiano al lavoro nel suo studio