Arthur C. Clarke è universalmente riconosciuto come il più grande scrittore di fantascienza di tutti i tempi.
Si mette in luce durante la seconda guerra mondiale, quando pubblica un articolo scientifico in cui delinea la teoria delle comunicazioni satellitari che sarà alla base del successivo sviluppo di questa rivoluzionaria tecnologia. Nel frattempo, però, decide di coltivare la sua grande passione per la narrativa e comincia a pubblicare racconti di fantascienza, incentrati in particolare sull’analisi delle conseguenze del progresso scientifico sul futuro dell’uomo. Il successo mondiale arriva con 2001: Odissea nello spazio (scritto in contemporanea alla stesura della sceneggiatura del film diretto da Stanley Kubrick), cui faranno seguito 2010: Odissea due, 2061: Odissea tre e 3001: Odissea finale.
I suoi numerosi romanzi hanno vinto tutti i premi più prestigiosi riservati alle opere di fantascienza e lui stesso è stato insignito di numerose onorificenze, tra cui, nel 1998, quella di baronetto.
È morto nel 2008 a Colombo, in Sri Lanka, paese in cui ha vissuto dal 1956 e di cui è divenuto cittadino onorario.