Max Weber (Erfurt 1864 - Monaco 1920) è stato uno dei padri fondatori della sociologia moderna e della scienza politica. Dopo la laurea a Berlino fu chiamato nel 1894 alla cattedra di economia politica di Friburgo.
Nel 1903 assunse con Jaffé la direzione dell'Archiv für Sozialwissenschaft und Politik. Pubblicò diversi saggi, e nel 1918 fu chiamato alla cattedra di sociologia a Vienna, mentre l’anno successivo a quella di Monaco. Compilò con Delbrück e altri la risposta del governo tedesco all'accusa di responsabilità per la guerra, collaborò alla redazione della costituzione di Weimar e fu tra i fondatori del Partito democratico tedesco. Quando morì improvvisamente nel giugno del 1920, Weber lasciò sulla sua scrivania un’enorme mole di manoscritti. La moglie Marianne si affrettò a pubblicare tutti i materiali ritrovati assieme a testi già editi in un’unica opera dal titolo Economia e società, destinata a diventare – nelle sue intenzioni – il «capolavoro» di Weber. Fu quello, invece, l’inizio di una storia editoriale complessa e controversa. Di Max Weber la Donzelli editore ha pubblicato, oltre ai cinque volumi di Economia e società, Scritti politici (1998) e Storia economica (2007).