(Londra 1717-97) scrittore inglese. Figlio del primo ministro Robert Walpole, studiò a Eton e a Cambridge e compì poi un lungo viaggio in Europa insieme al poeta Th. Gray. Membro del parlamento dal 1741 al 1748, acquistò nel 1747, a Twickenham, nei sobborghi di Londra, una casa che trasformò in uno stravagante maniero, detto Strawberry Hill, che è forse l’esempio più famoso di architettura neogotica settecentesca. Appassionato collezionista, studioso di storia, W. è autore di varie opere di curiosità erudita, ma è soprattutto l’iniziatore del romanzo gotico. Nel Castello di Otranto (The castle of Otranto, 1764), che tutta l’Europa lesse e imitò in vari modi, W. ha creato uno scenario di innegabile suggestione, fatto di paesaggi notturni, di cieli tempestosi, di passaggi segreti e rumori misteriosi, nel quale si muovono personaggi come la fanciulla indifesa, il malvagio preda di indomabili e perverse passioni, l’eroe misconosciuto. Con ciò W. ha introdotto l’irrazionale nella raisonnable narrativa del Settecento e, nello stesso tempo, ha fissato i caratteri di una precisa tipologia letteraria. Va ricordato inoltre il suo vastissimo epistolario di circa tremila lettere (alcune delle quali inviate a destinatari celebri), considerato un autentico monumento letterario del sec. XVIII.