(Jackson, Mississippi, 1909-2001) scrittrice statunitense. Studiò all’università del Wisconsin e poi alla Columbia University di New York, dove si specializzò nelle tecniche pubblicitarie e acquisì la passione della fotografia. Ritornata nel Sud, si dedicò alla narrativa, privilegiando la suggestione degli spazi geografici rispetto a quella degli eventi umani. Già nei racconti di Un sipario di verde (A curtain of green, 1941) il paesaggio del delta del Mississippi è messo a fuoco nella sua immobilità atemporale che grava sui destini dei personaggi, vittime, emarginati, diseredati, consentendo loro soltanto la fuga nel sogno. Nelle raccolte successive, Primo amore (The wide net, 1943) e Mele d’oro (The golden apples, 1945), la dimensione del sogno prevale: gli eventi sono spesso visti da un osservatore esterno che ne fissa i particolari come un imparziale occhio fotografico. Nei romanzi Nozze sul delta (Delta wedding, 1946), Battaglia persa (Losing battle, 1970, nt), La figlia dell’ottimista (The optimist’s daughter, 1972) la W. sembra accostarsi alle tematiche e ai toni tradizionali della narrativa del Sud (la saga familiare, la nostalgia per un perduto mondo aristocratico), senza rinunciare al suo distacco di sperimentatrice. Nel 1984 ha pubblicato un’autobiografia letteraria: Come mi sono scoperta scrittore (One writer’s beginnings).