Filosofo, logico, matematico, attivista e saggista gallese.
Bertrand Russelle è stato anche un autorevolissimo esponente del movimento pacifista, oltre che un divulgatore della filosofia.
In molti, soprattutto nella seconda metà del novecento, hanno guardato a Russell come a un laico profeta della vita creativa e alfiere delle virtù della ragione; al tempo stesso la sua posizione su molte questioni fu oggetto di controversie e discussioni.
Laureato in filosofia a Cambridge, fu lettore presso la stessa università dal 1910 al 1916, finché fu rimosso dall’incarico per aver preso posizione pubblicamente, durante la guerra, sula coscrizione obbligatoria, alla quale era contrario.
Per le medesime ragioni dovette affrontare sei mesi di carcere nel 1918.
Durante la seconda guerra mondiale si trasferì negli Stati Uniti d'America; lì, avrebbe insegnato al City College di New York fino a che le sue idee anticonformiste non lo avrebbero reso inviso alle autorità.
Tornato in Inghilterra, venne insignito nel 1950 del premio Nobel per la letteratura.
Negli anni sessanta la sua popolarità crebbe, fino a farne una delle maggiori figure del movimento antinucleare europeo; nel 1966 Russell istituì il Tribunale internazionale per i crimini di guerra, che sarebbe stato definito anche il Tribunale Russell.
Bertrand Russell è una delle figure preminenti nella filosofia inglese contemporanea, grazie al suo impegno nella definizione di importanti problemi di logica e di matematica e alla sua partecipazione al dibattito politico, sociologico, religioso.
Oltre ai suoi scritti di carattere logico-matematico (Principia mathematica, 1910-13, con A.N. Whitehead), fra le tante opere che rivendicano la libertà dell’individuo positivista e laico si ricordano: Socialismo, anarchismo e sindacalismo (Socialism, anarchism and sindacalism, 1918), Le prospettive della civiltà industriale (The prospects of industrial civilization, 1923), A cosa credo (What I believe, 1925), Perché non sono cristiano (Why I am not a christian, 1927), La conquista della felicità (The conquest of happiness, 1930), Elogio dell’ozio (In praise of idleness, 1935), Che cos’è la «democrazia» (What is democracy, 1953), e l’ Autobiografia (Autobiography, 1968), fra le sue opere più belle.
Biografia tratta parzialmente dall'Enciclopedia Garzanti della letteratura.