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Io e Caterina di Alberto Sordi - DVD
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Descrizione


Enrico Menotti in difficoltà con moglie, amante e cameriera, decide di liberarsi di tutte e tre le donne sostituendole con un robot di nome Caterina, perfetta inserviente che obbedisce senza mai protestare. Ma quando Enrico invita a casa sua un'avvenente nuova fiamma, scatenerà nell'insensibile robot una catena di sentimenti molto umani.
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Dettagli

1980
DVD
8032807005959

Informazioni aggiuntive

IIF Home Video, 2005
Terminal Video
105 min
Italiano (Dolby Digital 5.1)
Italiano per non udenti
Wide Screen

Conosci l'autore

Alberto Sordi

1920, Roma

Alberto Sordi è stato un attore e regista italiano. Comincia a recitare a metà degli anni ’30 dividendosi fra l’avanspettacolo, il teatro di rivista e piccole comparse al cinema (dà la voce a Ollio/O. Hardy). Il primo film da coprotagonista è I tre aquilotti (1942) di M. Mattòli, anche se negli anni ’40 i maggiori successi gli vengono dal teatro leggero e dalla radio, medium nel quale S. sperimenta e costruisce una galleria di personaggi che porterà infinite volte e con grande successo al cinema, ritraendo un uomo banalmente medio la cui apparente cattiveria nasconde una malcelata ingenuità, un cialtrone sostanzialmente vigliacco, uno sbruffone succube delle circostanze, un individuo in bilico fra la tragedia e la farsa. F....

Alberto Sordi

1920, Roma

Alberto Sordi è stato un attore e regista italiano. Comincia a recitare a metà degli anni ’30 dividendosi fra l’avanspettacolo, il teatro di rivista e piccole comparse al cinema (dà la voce a Ollio/O. Hardy). Il primo film da coprotagonista è I tre aquilotti (1942) di M. Mattòli, anche se negli anni ’40 i maggiori successi gli vengono dal teatro leggero e dalla radio, medium nel quale S. sperimenta e costruisce una galleria di personaggi che porterà infinite volte e con grande successo al cinema, ritraendo un uomo banalmente medio la cui apparente cattiveria nasconde una malcelata ingenuità, un cialtrone sostanzialmente vigliacco, uno sbruffone succube delle circostanze, un individuo in bilico fra la tragedia e la farsa. F....

Edwige Fenech

1948, Annaba, Algeria

"Nome d'arte di E. Sfenek, attrice e produttrice italiana di origine francese. Nata nell'Algeria francese, esordisce in produzioni porno-soft a basso costo per poi girare pellicole più dignitose e caratterizzate da una maggiore cura formale. Un corpo dalle forme procaci e accattivanti e un'indubbia carica seduttiva le assicurano il ruolo di primadonna del cinema erotico italiano degli anni '70 e di parte degli '80. Alcuni titoli assai evocativi sono ormai considerati «di culto» dagli appassionati del genere: tra gli altri, Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda (1972) di M. Laurenti e Giovannona Coscialunga disonorata con onore (1973) di S. Martino. Tenta anche qualche incursione nella commedia più tradizionale (Sono fotogenico, 1980, di D. Risi; Io e Caterina, 1981, di A. Sordi),...

Catherine Spaak

1945, Boulogne-Billancourt

Catherine Spaak è stata un'attrice di cinema e teatro, conduttrice televisiva, cantante e autrice. Nata in Francia, ma di origine belga e naturalizzata italiana, non ancora quindicenne esordisce sul grande schermo in una parte di sfondo nel cupo dramma carcerario Il buco (1960) di J. Becker, che le spalanca le porte del cinema. Nello stesso anno è chiamata da Alberto Lattuada, amico del padre (lo sceneggiatore Charles Spaak), per interpretare l’adolescente romantica protagonista dello «scandaloso» I dolci inganni (1960). Seguono pellicole che evidenziano il suo fascino acerbo e provocante grazie a ruoli a lei ben congeniali: è la ragazza sbarazzina che fa perdere la testa a un maturo Ugo Tognazzi nel satirico La voglia matta (1961) di Luciano Salce, la...

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