L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 12,75 €
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Promo attive (0)
Henri Bergson è il più necessario, il più contemporaneo dei maestri del Novecento. Poi è anche il più lontano, il più antico, il più enigmatico. Guarda le cose con lo guardo impersonale di un greco.
Bergson vede l'essere, non gli enti. Pensa la natura, non l'umano. Crede che il pensiero sia una cosa, disposta nell'universo, non una funzione del cervello o la prestazione di un soggetto. Poi, il pensatore più francese d'Europa è forse cinese. Osserva eventi impersonali, rileva equilibri momentanei, valorizza confluenze che non hanno altro fondamento che il loro breve annodamento. Pensa senza fondamento, pensa per superfici sottilissime, prive di qualsiasi spessore, aliene a qualsiasi illusione di significato. Infine è il mago, il veggente che ha parlato con un secolo di anticipo del nostro mondo, delle nostre inquietudini, delle nostre speranze. La tentazione del negativo, della denuncia, della nostalgia gli è stata radicalmente estranea. Bergson pensa che tutto sia immagine, ma non pensa che quindi sia sembianza, illusione, manipolazione. Pensa piuttosto che tutto sia immagine e cioè disseminazione di doppi, moltiplicazione di eventi, disseminazione di occasioni. Pensa che tutto sia natura, materialità, concatenamento, ma non pensa che tutto sia inerte, che ci siano solo spazi inumani, meccanismi senza invenzione. Pensa che le nostre società vadano verso forme di frammentazione sempre più spinta e di coordinamento sempre più impersonale, ma non pensa che questo significhi nichilismo, annientamento etico-politico, globalizzazione tecnocratica del mondo. Pensa piuttosto che un nuovo tempo senza soggetti apra allo scenario di un nuovo tempo comune. Non decidere ma regolare, non rivoluzionare orizzonti ma riarticolare piani d'immanenza, non oltrepassare situazioni ma riconfigurare concatenamenti. Bergson il greco, il cinese, il contemporaneo ci attende all'orizzonte, dove noi siamo già senza esserci ancora.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore