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Ho letteralmente divorato questo libro. L’autore scava all’interno dei rapporti umani con una maestria assoluta. Dalle pagine di questo memoir emerge tutta la rabbia ma anche l’amore che l’autore nutre verso il nostro primo contatto primordiale: la madre. Con ironia e poesia Franchini ci regala uno spaccato di vita importante popolato da risentimento, rancore, rabbia, leggerezza, cultura. Veramente super consigliato!!
Un libro maestoso, struggente, doloroso, divertente, esilarante. In grado di coniugare commedia e tragedia come solo le grandi penne sanno fare. E grazie ad Antonio Franchini finalmente possiamo leggere di letteratura con la stessa leggerezza dedicata all'intrattenimento. Una scrittura che esamina, senza indulgenza alcuna, il suo rapporto con la madre, Angela, una figura scomoda e respingente verso la quale, tuttavia, non si può non provare, se non amore, almeno un sentimento di profonda empatia e commozione. Come quella che si prova per una belva rinchiusa in uno zoo che, pur non avendone la necessità, continua a ringhiare verso un nemico immaginario, marcando un territorio che, di fatto, non le appartiene più. Un memoir a tratti spietato, che non ha la pretesa di esorcizzare il passato, né tanto meno quella di ricucire la propria esistenza attraverso l’ordito dei traumi subiti. Franchini riesce a raccontare come pochi quel Sud che è spesso dimensione dell'anima più che luogo geografico, e che genera quell'aggressivo senso di inferiorità che si fa inutile lotta e rivendicazione. E se nella figura così unica di Angela riusciamo a ravvisare i tratti comuni di una provenienza, le voci e gli odori dell'infanzia, le inspiegabili contraddizioni di una terra che si ama e si odia con la stessa intensità, Antonio Franchini ha reso giustizia alla figura materna molto più che se l'avesse innalzata a simbolo universale di amore primordiale. Ad Angela non sarebbe piaciuto.
Il fuoco che ti porti dentro - Antonio Franchini Un libro che probabilmente non avrei mai letto. La copertina non avrebbe certo affascinato, il titolo forse. Sono alla Feltrinelli Librerie CLN di Torino, sto cercando non ricordo più quale libro (che non acquisterò) e la libraia a cui chiedo (mi pare Francesca), dopo avermi indicato ciò che chiedevo mi consiglia questo "Fuoco". A scatola chiusa lo prendo, Francesca è convincente. E che bellezza di libro! Dalla presentazione di Marsilio Editori : ....racconta la vita e la morte di Angela, una donna dal carattere impossibile. Una donna che incarna in maniera emblematica tutti gli orrori dell’Italia, nessuno escluso: «il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l’egoismo, l’opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell’ignoranza, il rancore...» Questa donna era la madre dell’autore. Il romanzo è un’indagine nella vita, nelle passioni e negli odi di una donna, alla ricerca di una spiegazione possibile. La forma è quella della commedia, il contenuto quello della tragedia. Quale esperienza manifesta o occulta, quale frustrazione, quale nascosta ferita può renderci tanto ostili, rabbiosi, refrattari a qualsiasi forma di pacificazione? Quale motivo, semplice o complesso, sta dietro la furia di Angela: la guerra che la segna da bambina? un padre morto troppo presto o una madre morta troppo tardi che le ha, a sua volta, infelicitato la giovinezza e la maturità? un atavico complesso d’inferiorità o l’appartenenza alla cultura del Meridione oppresso le cui ragioni Angela vorrebbe far valere contro l’odiato Nord usurpatore? Oppure, più semplicemente, il fuoco interno che la divora è privo di qualsiasi ragione come il cuore nascosto di un vulcano? “ Magnifico. Sono tornata alla Feltrinelli Librerie CLN a ringraziare Francesca
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