"Nome d'arte di John Joseph N., attore statunitense. Raggiunge Hollywood all'età di diciassette anni, trovando lavoro presso la casa di produzione mgm in attesa di ottenere qualche scrittura per la tv. Grazie al suo talento innato per la recitazione, dovuto a una personalità esuberante e istrionica, a partire dal 1958 entra nella scuderia di R. Corman, regista specializzato in horror che si avvale di lui in diversi film, da La piccola bottega degli orrori (1960) a Il massacro del giorno di San Valentino (1967). Nel frattempo si impegna anche nella sceneggiatura collaborando con M. Hellman, fautore di uno stile western molto personale e antitradizionalista. Per questi scrive e recita in Le colline blu (1966), racconto di vita quotidiana di tre cowboy talmente «destrutturato» e di budget ridotto rispetto alla magniloquenza e alla grandiosità del genere da indurre il regista a girare un altro western praticamente in contemporanea, La sparatoria, sempre con N. nel cast. Arricchito da simili esperienze, nel pieno degli anni della contestazione giovanile trova il film destinato a diventare l'emblema della generazione del ribellismo: Easy Rider - Libertà e paura (1969) di D. Hopper. La sua apparizione, nei panni dell'avvocato Hanson, ubriaco e delirante, che si unisce ai due hippies per finire ammazzato da un commando di razzisti, ne sancisce definitivamente la classe, consentendogli da questo momento di scegliersi i ruoli più congeniali. Seguono cinque pellicole di alto livello: Cinque pezzi facili (1970) di B. Rafelson, Conoscenza carnale (1971) di M. Nichols, Il re dei giardini di Marvin (1972) ancora di Rafelson, L'ultima corvée (1973) di A. Ashby e Chinatown (1974) di R. Polanski, nelle quali satura di personalità i personaggi; mostra però di saper anche recitare «in sottrazione» quando incontra un regista come M. Antonioni, che lo dirige nel 1975 in Professione: reporter. Lo stesso anno giganteggia nei panni dell'esagitato McMurphy, chiamato a sconvolgere il mortifero tran-tran di un manicomio e dei suoi ricoverati in Qualcuno volò sul nido del cuculo di M. Forman, che gli vale un Oscar da protagonista. L'apice è raggiunto con Shining (1980), in cui il genio di S. Kubrick spreme il massimo dalla personalità del divo facendogli recitare la parte del custode invernale dell'Overlook Hotel, che perde la ragione e minaccia moglie e figlioletto. Dopo una simile performance comincia a vivere un po' di rendita passando, pur sempre con classe, dall'esuberante al mefistofelico nei film successivi (Il postino suona sempre due volte, 1981, di B. Rafelson). Il lacrimevole Voglia di tenerezza (1983) di J.L. Brooks gli fa vincere un altro Oscar, mentre interpreta il ruolo del diavolo in Le streghe di Eastwick (1987) di G. Miller, The Jocker in Batman (1989) di T. Burton e il lupo mannaro in Wolf - La belva è fuori (1994) di M. Nichols, il padre in attesa di vendicare la morte della figlia in Tre giorni per la verità (1995) di S. Penn. La terza statuetta gli arriva con Qualcosa è cambiato (1997) sempre di J.L. Brooks, che lo lascia dilagare nella parte di un autore di romanzi rosa nemico dell'umanità e redento da una paziente cameriera. Nel 2001 interpreta il detective Jerry Black nel film di S. Penn La promessa, tratto dall'omonimo romanzo di F. Dürrenmatt, quindi azzecca un'altra delle sue interpretazioni memorabili con il ruolo del neo-pensionato protagonista di A proposito di Schmidt (2002) di A. Payne: nella sua maschera bolsa e senile, N. riesce a imprimere tutto il dramma delle devastazioni che il tempo infligge al corpo di un uomo, mentre nell'andatura pesante con cui si trascina per il mondo c'è tutta la desolazione umanissima di una vita che sente (e non accetta) di essere considerata inutile. Più di routine, anche se sempre di altissima classe, il ruolo dello psicologo cialtrone in Terapia d'urto (2003) di P. Segal e quello dello stagionato dongiovanni, collezionista di giovani donne, che si innamora inaspettatamente della coetanea D. Keaton in Tutto può succedere (2004) di N. Meyers. In The Departed - Il bene e il male (2006) di M. Scorsese si esibisce nella memorabile performance del luciferino boss della malavita Frank Costello."