"Nome d'arte di Vivien Triumphy, attrice italiana. Di origine norvegese, bionda, slanciata, molto fotogenica, viene notata durante uno spettacolo di beneficenza da V. De Sica, che la fa esordire sul grande schermo in Ma non è una cosa seria (1936) di M. Camerini con lo pseudonimo di Vivien Diesca (anagramma del cognome dell'attore). È l'inizio di una carriera che la porta in breve tempo a diventare una delle attrici-simbolo del cosiddetto «cinema dei telefoni bianchi», protagonista di commedie quali Bionda sottochiave (1939) di C. Mastrocinque e Primo amore (1941) di C. Gallone. Gli anni '40 segnano una svolta nella sua carriera grazie a ruoli di notevole spessore drammatico; nel dopoguerra ottiene un Nastro d'argento per l'intensa interpretazione di Caccia tragica (1947) di G. De Santis, in cui ricopre il ruolo di una crudele collaborazionista. Negli anni seguenti, abbandonato a poco a poco il grande schermo che non le offre più parti di grande rilievo, si dedica alla televisione e soprattutto al teatro, dove ottiene un buon successo. "