Nome d'arte di Reginald Truscott-Jones, attore inglese. Debutta nel cinema come comparsa in Inghilterra nel 1929 e l'anno successivo si trasferisce a Hollywood. Fattosi conoscere con una serie di personaggi minori, guadagna sempre più spazio, cimentandosi in tutti i generi, dalla commedia degli equivoci (Che bella vita, 1937, di M. Leisen) all'avventura (Beau Geste, 1939, di W. Wellman) al film di propaganda (Arrivederci in Francia, 1940, di M. Leisen). Attore raffinato, affabile e attraente, fa il salto di qualità grazie a B. Wilder, che lo dirige nel divertente Frutto proibito (1942), nel quale è un maggiore innamorato della giovane G. Rogers, e soprattutto in Giorni perduti (1945), dove impersona uno scrittore alcolizzato, interpretazione premiata con un Oscar. Atmosfere noir come quelle di Il tempo si è fermato (1948) di J. Farrow, nel quale M. deve indagare sull'omicidio della sua amante, e di La spia (1952) di R. Rouse, opprimente spy story senza dialoghi, sono il preludio a Il delitto perfetto (1954) di A. Hitchcock, con M. nei panni del mandante dell'omicidio della moglie. Regista di sé stesso nel western Gli ostaggi (1955) e in altre pellicole poco viste, appare in una serie televisiva e in due horror di R. Corman: Sepolto vivo (1962) e L'uomo dagli occhi a raggi X (1963). Sempre impegnato, anche se spesso in produzioni mediocri, è nel cast di Love Story (1970) di A. Hiller e di Gli ultimi fuochi (1976) di E. Kazan. Il suo nome d'arte deriva da «mill lands», la regione dalla quale M. proviene.