Attore inglese. Dopo aver studiato alla Purley Secondary School e aver battuto le ribalte teatrali in Gran Bretagna, inizia a Hollywood una lunga carriera sul grande e sul piccolo schermo, tornando però spesso in Europa. Molto intensa la sua attività radiofonica, nel corso della quale interpreta radiodrammi di successo, sia in patria sia negli Stati Uniti. Esordisce nel cinema in Angelo della notte (1940) di G. Stevens. In seguito ottiene ruoli da comprimario in una serie di B-movies di successo ed è presente in un classico del burlesque come Noi siamo le colonne (1940) di A. Goulding, con Stanlio e Ollio, e in una grande produzione quale Moulin Rouge (1952) di J. Huston. Recita anche in Amleto (1948) di L. Olivier, ma è con la celebre casa di produzione inglese Hammer, specializzata in horror-movies di cornice vittoriana, che mette a fuoco un personaggio dalla doppiezza inquietante: borghese irreprensibile nell'aspetto, ma freddo assassino nel profondo. In particolare, è il suo incontro con il regista T. Fisher che gli permette di perfezionare il suo profilo di interprete dalle mille e inaspettate sfumature. In Dracula il vampiro (1958) e in Le spose di Dracula (1960), ambedue diretti da Fisher, si cala in modo magistrale nel ruolo del cacciatore di vampiri Van Helsing. Impersona un altro personaggio topico del genere in La maschera di Frankenstein (1957), La vendetta di Frankenstein (1958) e nei più tardi La maledizione di Frankenstein (1967) e Distruggete Frankenstein! (1970), tutti diretti da Fisher, dando corpo nel frattempo, in La furia dei Baskerville (1959), sempre dello stesso regista, a una delle tante riletture dei classici di Sherlock Holmes. Successivamente rimane per lo più ancorato al suo ruolo anche in molti thriller-fantasy, non esclusa un'apparizione di lusso in Guerre stellari (1977) di G. Lucas.