Matteo Corradini è scrittore ed ebraista.
Dottore in Lingue e Letterature Orientali con specializzazione in lingua ebraica, si occupa di didattica della Memoria e di progetti di espressione. Autore di libri per ragazzi e per adulti ha curato la manifestazione Scrittorincittà e fa parte del team di lavoro del Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara.
Come giornalista ha lavorato con diverse testate, quali Avvenire, Popotus, Andersen.
Ha insegnato per alcuni anni all'università Metodi e tecniche del gioco e dell'animazione come docente a contratto; prepara laboratori di espressione e didattica della Memoria in Italia e all'estero.
Ha lavorato come regista teatrale e con alcuni musicisti organizza conferenze musicali.
Nel 2001 ha conseguito il premio Benassi come miglior giovane giornalista dell'Emilia Romagna, e nel 2004 il premio nazionale Alberto Manzi per la migliore opera educativa per ragazzi.
Premio Andersen 2018 come Protagonista della cultura per l’infanzia, dal 2003 fa ricerca sul ghetto di Terezín, in Repubblica Ceca, recuperando storie, oggetti, strumenti musicali. Ha fondato il Pavel Žalud Quartet e il Pavel Žalud Trio in Italia ed è tra i fondatori dell’Institut terezínských skladatelu (Terezín Composers Institute) in Repubblica Ceca.
Nel 2012 ha pubblicato con Grazia Nidasio per Salani L'alfabeto ebraico. Nel 2019 esce per Rizzoli Solo una parola. Del 2021, edito da De Agostini, Luci nella Shoah. Le cose che mi hanno tenuto in vita nel buio.