Attore statunitense. Esordisce in teatro come interprete di farse, ma dà ben presto prova del suo talento di attore tragico, portato a splendida maturità nei grandi ruoli shakespeariani di Riccardo iii (1920) e Amleto (1922). Intensa la sua attività cinematografica, dalla doppia interpretazione in Dr. Jekyll and Mr. Hyde (1920) di J.S. Robertson ai tanti film del muto (per es. Lord Brummel, 1924, di H. Beaumont, Don Giovanni e Lucrezia Borgia, 1926, di A. Crosland) che gli valgono la fama di grande amante dello schermo, suggellata dal soprannome “The Great Profile”. Partner della Garbo in Grand Hotel (1932) di E. Goulding, padre salvato dall'amore della figlia (la debuttante K. Hepburn) in Febbre di vivere (1932) di G. Cukor, interprete di gran classe con C. Lombard in Ventesimo secolo (1934) di H. Hawks, è già vittima dell'alcol quando impersona splendidamente un attore in disgrazia in Pranzo alle otto (1933) di Cukor, primo film in cui con coraggio, ironia e spudoratezza tutta hollywoodiana, B. mette in scena il suo dramma (seguono i più strettamente autobiografici The Great Profile, 1940, di W. Lang e Playmates, 1941, di D. Butler, il suo ultimo film).