Folco Quilici è conosciuto e ricordato per la sua attività di saggista, regista e documentarista.
Il padre Nello Quilici, era storico e giornalista e la madre Mimì Buzzacchi, pittrice.
Suoi film dedicati al rapporto tra uomo e mare, sono stati distribuiti nel mondo: Sesto Continente (Premio Speciale alla Mostra del Cinema di Venezia del 1954), Ultimo Paradiso (Orso d'Argento al Festival di Berlino del 1956), Tikoyo e il suo pescecane (Premio Unesco per la Cultura del 1961), Oceano (Premio Speciale Festival di Taormina del 1971 e Premio David di Donatello 1972), Fratello Mare (Primo Premio al Festival Internazionale del Cinema Marino, Cartaghena, 1974) e Cacciatori di Navi, 1991 (Premio Umbria Fiction, 1992).
Nel 1971 ha avuto la nomination all’Oscar Toscana, uno dei quattordici film de L’Italia dal Cielo alla quale hanno collaborato nomi di massimo prestigio come Calvino, Sciascia, Silone, Praz, Piovene, Comisso.
L’attività di Folco Quilici nel campo del cinema culturale, ha trovato, in Italia e all’estero, vasto spazio in programmi televisivi in più puntate.
Quilici ha lavorato, tra gli altri, con lo storico Fernand Braudel e l’antropologo Levi Strauss. Con l’archeologo Sabatino Moscati Quilici ha realizzato due Serie dedicate all’archeologia subacquea Mare Museo (1988/1992) e Fenici, sulle rotte di porpora (1987/1988).
Dal 2002 collabora con importanti Serie televisive a Sky.
Dal 1954 in poi ha pubblicato in Italia e all’Estero, numerose opere di saggistica: Mala Kebir (1955), Mille Fuochi (1964), Sesto Continente (1965), Gli ultimi primitivi (1972), I grandi deserti (1972), Magia (1977), Le Frontiere di Allah (1978), Natura chiama Uomo (1979), Il Riflesso dell’Islam (1983), L’Uomo Europeo (1983), India (1990), I Mari del Sud (1991), Il Mio Mediterraneo (1992), La Mia Africa (1992), Le Americhe (1993), Il mio Mar Rosso (1998), Tobruk 1940 (2004), I Miei Mari (2006).
Tra il 1976 e il 1979 ha diretto La Grande Enciclopedia del Mare.
Nel 1974/1975 è stato coautore de La Mediterranéé con Fernand Braudel. Con la moglie Anna, è autore di due biografie: Amundsen (1998) e Jack London (2000), “Premio Chianciano” e il “Premio Castiglioncello”.
Dal 2002 collabora a una serie di volumi illustrati, con Luca Tamagnini (Ed. PhotoAtlante) dedicati alle aree protette dei mari italiani.
Per la narrativa ricordiamo: Cacciatori di Navi (1985), Cielo Verde (1997), Naufraghi (1998). Nel 1999 con il romanzo Alta Profondità, inizia il sequel composto da L'Abisso di Hatutu (2001), Mare Rosso (2002), (2003, il "Premio Scanno di Letteratura"), I Serpenti di Melqart (2003), La Fenice del Bajkal (2005). È del 2008 il romanzo Libeccio e del 2012 La Dogana del Vento.
Nel 2011 e nel 2012 ha scritto due libri per la letteratura dei ragazzi: Storie del Mare e Amico Oceano. Del 2016 è invece il saggio Umili eroi. Storia degli animali nella Grande Guerra.
Nel 1955 gli venne assegnato il Premio Marzotto di Letteratura con Sesto Continente, successivamente il Premio Malta per Mediterraneo nel 1981, il Premio Fregene per Cacciatori di Navi nel 1985, il Premio Estense per Africa nel 1993 e il Premio Scanno di Letteratura con Mare Rosso nel 2003. Nel 1997 il “Premio Internazionale di Cultura del Mare” e nel 2000 il “Tridente d’Oro alla Carriera”, dall’Accademia delle Arti della Scienza Subacquea. Nel 2002 il “Premio Neos” dall’Associazione Giornalisti di Viaggio. Per il saggio “Sì, viaggiare” scritto con Corrado Ruggeri. Nel 2007 gli viene attribuito il “Premio Hemingway” per I miei mari.
Nel 1983 gli è stata conferita dal Presidente Pertini la “Medaglia D’Oro” per meriti culturali.
Ha tenuto corsi in varie università.
Nel 2006, la Rivista FORBES lo ha inserito tra le cento firme più influenti del mondo grazie ai suoi film e ai suoi libri sull’ambiente e le culture.
Fonte: sito ufficiale dell'autore