Propr. Robert William H., attore inglese. Basso e tarchiato, con una inconfondibile espressione sorniona, lavora in diverse serie della tv inglese prima di affacciarsi, dalla metà degli anni '70, sul grande schermo in pochi ruoli di fianco che presto lascia per parti più corpose a partire da Cotton Club (1984) di F.F. Coppola. Nel 1986 vince il premio a Cannes nei panni dell'ingenuo autista di una prostituta d'alto bordo in Mona Lisa di N. Jordan, mentre l'anno dopo affianca M. Rouke in Una preghiera per morire di M. Hodges. È però un personaggio animato a farne un divo internazionale: lo stravagante coniglio di Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988) di R. Zemeckis, film che unisce in perfetta sincronia attori in carne e ossa a disegni animati. Con l'impermeabile trench dell'investigatore privato Eddie Valiant, H. contende così senza imbarazzi la scena agli scatenati cartoon in un tripudio di invenzioni e riesce anche a farsi baciare dalla vamp di cartone Jessica Rabbit al termine di una sinuosa canzone da night club. Le parecchie pellicole successive mostrano un attore misurato e completo, sia nella divagazione da videogame di Super Mario Bros (1993) di R. Morton e A. Jankel, sia nel dramma sociale Ventiquattrosette (1997) dell'esordiente inglese S. Meadows. Nel 2001 dà vita al commissario politico N. Chru?s?cëv durante la difesa di Stalingrado dai nazisti in Il nemico alle porte di J.-J. Annaud. Appare quindi in La fiera delle vanità (2004) di M.?Nair e in The Mask 2 (2005) di L.?Guterman. In Lady Henderson presenta (2005) di S. Frears gigioneggia con stile nella parte del bizzoso direttore artistico del Windmill Theatre, per poi impersonare un disumano boss in Danny the Dog (2005) di L. Leterrier. È anche nel cast di Go Go Tales (2008) di A. Ferrara.