Attore e regista svedese. Deve il suo debutto a A. Sjöberg, che lo sceglie per il ruolo di uno studente problematico in Spasimo (1944), aprendogli le porte del successo. Grazie a questa partecipazione viene notato dalla mgm, che lo richiede a Hollywood per prendere parte a Madame Bovary (1949) di V. Minnelli, cambiandogli il nome in Christopher Kent. Lavora principalmente fuori dalla Svezia, fino ad abbandonarla del tutto negli anni '60 quando si trasferisce in California. Ricordato principalmente per le sue apparizioni in telefilm e fiction, passa alla regia nel 1957, per evitare di rimanere intrappolato in ruoli di secondo piano o da cattivo, con Flickan i regnet (Ragazza nella pioggia). I suoi film per il grande schermo non sono memorabili mentre è molto più attivo e innovativo sul fronte televisivo. Negli anni '60 lavora alla serie Le spie, attraverso la quale tenta di ottenere la libertà di poter utilizzare macchine da presa più flessibili, contrariamente alle indicazioni dell'American Society of Cinematographers.