Dai caotici party nei locali di Oxford, loro città natale, agli show da headliner nei più importanti festival europei, il cammino percorso dai Foals è semplicemente straordinario. Acclamati dalla critica (con vittorie agli NME e Q Award, Mercury Prize, Ivor Novello e nomination ai BRIT Award) e amati dai fan (oltre 1,7 milioni di copie vendute dei loro album e più di mezzo miliardo di stream su Spotify dal 2015) in egual misura, i Foals continuano a raggiungere nuovi traguardi. Dopo una decade di successi, i Foals abbracciano nuovamente quell’amore per ciò che non è convenzionale che da sempre li caratterizza e annunciano il loro più ambizioso progetto: “Everything Not Saved Will Be Lost”, non uno ma due incredibili album. Due pubblicazioni, separate ma collegate, che condividono titolo, tema e artwork. “Part 1” in uscita l’8 marzo su etichetta Warner Music UK, “Part 2” disponibile in autunno. “Sono due facce della stessa medaglia”, spiega il frontman Yannis Philippakis. “Possono essere ascoltati e apprezzati individualmente ma, fondamentalmente, sono opere complementari”. Profondamente legati ma con la propria individuale personalità, i due album rappresentano la più convincente, ambiziosa e coesa opera mai creata dai Foals. Desiderosi di infrangere la tradizionale struttura delle canzoni pop, i 20 nuovi brani superano le aspettative. Esplorativi e velatamente progressisti, i brani, che occasionalmente superano i 10 minuti, dimostrano che fare musica è un’esperienza che va oltre a realizzare una semplice collezione di canzoni. Anche la già nota abilità della band, di padroneggiare inarrestabili groove, raggiunge ora un nuovo livello. Il primo singolo “Exits” è l’esempio perfetto. La contagiosa melodia vocale di Yannis Philippakis evoca l’immagine di un mondo disorientato, una fresca e nuova hit che si va da aggiungere al già formidabile arsenale dei Foals. “Esiste un’idea precisa sul fatto che il mondo non è più abitabile come lo era in passato”, commenta Yannis. “Una sorta di grave mancanza di prevedibilità e la sensazione di essere sopraffatti dalla grandezza dei problemi che affrontiamo. Qual è la soluzione? E qual è lo scopo della soluzione che un individo può avere?”. “Exits” anticipa quello che è il tema di “Everything Not Saved Will Be Lost”. Il titolo è un avvertimento: qualsiasi cosa esiste nella minaccia di essere cancellata per sempre. Concetto particolarmente evidente nella euforica “In Degrees” , che immagina un futuro dove la capacità di comunicare è ridotta a zero, in “Syrups”, e nelle devastanti “Sunday” e “I’m Done With The World (& It’s Done With Me)”. “Nei testi sono presenti risonanze di ciò che sta accadendo ora nel mondo”, riassume Yannis. “Mi chiedo quale sia l’utilità di essere musicista oggi se non puoi impegnarti in alcune di queste di cose? Queste canzoni, ognuna a proprio modo, sono bandiere bianche, SOS, richieste d’aiuto…”.
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