L'Editrice Bibliografica venne fondata nel 1974 con l'obiettivo di pubblicare repertori bibliografici e, in generale, di soddisfare la richiesta di informazioni bibliografiche che a quel tempo sembravano essere carenti. Nacque così la prima collana "Cosa leggere", composta da agili volumetti in formato tascabile che presentavano bibliografie ragionate sui più svariati argomenti. Lo sviluppo decisivo della casa editrice, però, si ebbe a partire dal 1975 a seguito della pubblicazione del Catalogo dei libri in commercio a cui seguì la gestione, a partire dal 1977, dell'Agenzia ISBN per l'area di lingua italiana e del Giornale della libreria. Accanto a questa attività d'informazione si cominciò ad affiancare, nei primi anni Ottanta, una linea editoriale rivolta al mondo delle biblioteche e nonostante le difficoltà iniziali nel trovare autori disposti a scrivere per una casa editrice che doveva ancora farsi strada nel settore, l'Editrice Bibliografica è riuscita a conquistare un mercato molto ben definito. Queste due anime hanno convissuto e si sono sviluppate parallelamente per circa venticinque anni. La prima, quella dei repertori, si è sviluppata passando dalla pubblicazione su carta - che ha avuto come più importante espressione CLIO. Catalogo dei libri italiani dell'Ottocento - alle pubblicazioni su supporto elettronico, che poco a poco hanno preso il sopravvento. Nel corso degli anni l'Editrice Bibliografica ha dato vita a nuove società per sviluppare al massimo le opportunità offerte dallo sviluppo della tecnologia informatica. Sono nate così Informazioni Editoriali I.E. (società che fornisce i servizi informativi alla filiera italiana del libro), IBS-Internet Bookshop (oggi la prima libreria virtuale in Italia) e Lampi di stampa, specializzata in editoria digitale e stampa su richiesta. La seconda anima, quella che si rivolge alle biblioteche, conosce nello stesso periodo un forte sviluppo con la pubblicazione nel 1983 di Biblioteche oggi, la prima rivista mensile di informazione professionale e di aggiornamento per le biblioteche, e con l'organizzazione a partire dal 1995 del più grande evento nazionale per il mondo bibliotecario: il Convegno annuale delle Stelline. Inoltre ha preso sempre più corpo la pubblicazione di strumenti indispensabili per le biblioteche e per tutti gli operatori del settore. Dopo la cessione delle partecipazioni in Informazioni Editoriali, Internet Bookshop e Lampi di stampa e il trasferimento della redazione del Catalogo dei libri in commercio alla I.E., l'Editrice Bibliografica ha proseguito, rafforzandola, la sua attività nel settore biblioteconomico, proponendosi sempre più come l'editore di riferimento della professione bibliotecaria. In questa linea si è sviluppata una stretta collaborazione con la Biblioteca nazionale centrale di Firenze per la realizzazione e la produzione del Nuovo soggettario e della base dati del Thesaurus, e per la traduzione della Classificazione Decimale Dewey sia in edizione integrale che ridotta. Attualmente annovera tra i suoi autori i maggiori esperti delle diverse discipline biblioteconomiche e della scienza dell'informazione. Recentemente ha dato nuovo impulso, in collaborazione con l'Associazione Italiana Editori, alla storica collana "I mestieri del libro", che fornisce strumenti di aggiornamento e formazione per chi si occupa a vario titolo del mondo editoriale.
Nel 2013 è nata la collana "I libri di Wuz", di facile consultazione e lettura ma di richiamo grazie ai temi scelti e alla collaborazione di personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura che dicono la loro sul mondo dei libri in chiave semiseria e accessibile a tutti.