Osvaldo Soriano è stato uno scrittore argentino. Giornalista sportivo per giornali quali «Primera plana» e «La Opinión», abbandonò l’Argentina dopo il golpe militare del 1976 per stabilirsi in Francia. In seguito al mutamento della situazione politica rientrò in patria verso la fine degli anni ’80. Si impose all’interesse del pubblico e della critica internazionale con il romanzo Triste, solitario y final (1973), parodia del cinema hollywoodiano e del romanzo poliziesco, cui allude attraverso personaggi famosi e utilizzando la figura dell’investigatore privato Marlowe, tratta dai romanzi di Raimond Chandler. Nei libri successivi Mai più pene né oblio (No habrá más penas ni olvido, 1979) e Quartieri di inverno (Cuarteles de invierno, 1981) prevale l’elaborazione di elementi della politica che, in una visione metaforizzata, ironica e paradossale, rinviano al contesto violento dell’Argentina di quegli anni. La resa del leone (A sus plantas rendido un león, 1988) ha sullo sfondo la guerra delle Malvinas; Un’ombra ben presto sarai (Una sombra ya pronto serás, 1990) è ambientato in un villaggio sperduto nella pampa; L’ora senz’ombra (La hora sin sombra, 1995) narra il vagabondaggio di uno scrittore alla ricerca di un suo «finale». Nel 1997 ha pubblicato Pirati, fantasmi e dinosauri (Piratas, fantasmas y dinosaurios); postumo è uscito Fútbol (1998).
Fonte immagine: edizioni SUR