Liliana Picciotto (Il Cairo, 1947) è una storica italiana, specializzata nello studio della storia degli Ebrei in Italia nel periodo fascista e della repubblica di Salò.
Laureata in Scienze Politiche, dal 1969 lavora presso il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) di Milano di cui è la direttrice dell'archivio storico. La sua opera più importante è la ricerca sulla deportazione degli ebrei dall'Italia sfociata, nel 1991, nella pubblicazione del volume Il libro della memoria. Gli ebrei deportati dall'Italia. 1943-1945, contenente l'elenco quasi esaustivo degli ebrei deportati dall'Italia ai campi di sterminio, ha ricevuto premi (Acqui Storia, menzione speciale Premio Viareggio) e riconoscimenti in numerosi Paesi, tra cui Israele. Ha pubblicato molti volumi dedicati alla storia contemporanea degli ebrei tra cui L'alba ci colse come un tradimento. Gli ebrei nel campo di Fossoli. 1943-1944 (Mondadori 2010); dal 1969 lavora presso il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) di Milano, di cui dirige le ricerche storiche.
È stata anche consulente storica per alcuni film sulla Shoah, tra i quali Jona che visse nella balena di Roberto Faenza del 1993, e il documentario di Rai 3 Per ignota destinazione del 1995. È inoltre autrice con Marcello Pezzetti del documentario Memoria, per la regia di Ruggero Gabbai, contenente le interviste ai superstiti italiani della Shoah (selezionato ai Festival del Cinema di Berlino, Norimberga e Gerusalemme del 1997). Sempre con Pezzetti e Gabbai ha realizzato i documentari Gli ebrei di Fossoli (2006) e Il viaggio piú lungo. Rodi-Auschwitz (2013). Per Einaudi ha pubblicato Salvarsi. Gli ebrei d'Italia sfuggiti alla Shoah 1943-1945 (2017).