Diamela Eltit è autrice di un’articolata produzione narrativa e saggistica insignita di numerosi premi e onorificenze, nel suo paese e all’estero. Viene considerata una delle scrittrici più audaci dell’America Latina ed è molto apprezzata per le sue iniziative d’avanguardia nel mondo delle lettere. Definiscono la sua opera, tesa tra differenti generi e forme del narrare, l’attenzione alle trame del linguaggio, il profondo amore per il Cile, di cui analizza con acume gli effetti della dittatura nella cornice del tardo capitalismo, la densità e la coerenza della scrittura, volta a illuminare il volto oscuro della realtà. Eltit ha iniziato il suo impegno con la letteratura nella sua nativa Cile durante gli anni della dittatura di Pinochet. Tra i suoi romanzi, ricordiamo le traduzioni italiane di Imposta alla carne (2013), Manodopera (2020), Mai e poi mai il fuoco (2021) e in lingua originale, Lumpérica (1983), El cuarto mundo (1988), Los vigilantes (1994), Fuerzas especiales (2013) e Sumar (2018).
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