(Parigi 1882 - La Celle St. Cloud 1939) critico letterario francese. Di madre inglese, studiò a Oxford; fece in seguito viaggi in Italia e in Germania. È autore di saggi su numerosi scrittori, francesi e stranieri, che hanno contribuito a sviluppare il gusto del pubblico per la letteratura comparata: Approssimazioni (Approximations, 7 voll. 1922-37), Byron e il bisogno della fatalità (Byron et le besoin de la fatalité, 1929), Grandezza e miseria di B. Constant (Grandeur et misère de B. Constant, 1946), e infine un’opera pubblicata postuma nel 1949, Goethe. Tornato alla fede cattolica nel 1927 scrisse un saggio su Mauriac e il problema del romanziere cattolico (1933). Nel Diario (Journal, postumo, 7 voll., 1946-57) traspare la ricerca spirituale che contrassegna il suo atteggiamento di critico; sotto l’influenza di Bergson, Du B. cerca di pervenire all’essenza dell’opera facendo leva sull’intuizione e su di una sorta di partecipazione simpatetica con l’oggetto dell’analisi. Amico di Gide, scambiò con lui un importante carteggio pubblicato nel 1950.