Boris Pasternak è stato uno scrittore russo. Figlio di un noto pittore e di una pianista, dopo aver compiuto studi di musica, diritto e filosofia, iniziò l’attività artistica nelle avanguardie, vicino ai futuristi. L'esordio è segnato da un volume di poesie, Bliznec v tucach (Il gemello nelle nuvole, 1914), e ben presto viene riconosciuto come uno fra i più interessanti poeti russi della sua generazione.
La sua opera, però, resta saldamente legata alla grande stagione dell’Ottocento russo, e in particolare a Tolstoj, che era stato amico del padre.
Poeta, membro non allineato dell’intellighenzia, visse in disparte, in una colonia di scrittori a Peredelkino, nei pressi di Mosca, senza mai cercare di accattivarsi la simpatia delle autorità sovietiche.
Insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1958, non poté andare a ritirarlo, perché il ritorno in patria gli sarebbe stato precluso.
Morì poco dopo, nel 1960.
Feltrinelli ha pubblicato Il Dottor Živago (1957, in nuova traduzione nel 2007), libro che è presto diventato un caso editoriale internazionale, lanciando anche la casa editrice e ispirando un film di grande successo.
Ci sono poi L’Autobiografia (1958), con i nuovi versi, Disamore e altri racconti (1976), e Il soffio della vita. Corrispondenza con Evgenija (1921-1931) (2001).