(Jacksonville, Florida, 1871 - Dark Marbor, Maine, 1938) scrittore statunitense. Tra i primi avvocati neri iscritti all’albo della Florida, fu in seguito console in Nicaragua e in Venezuela. L’interesse per la musica lo spinse a scrivere con il fratello John Rosamond testi per commedie musicali a Broadway e a raccogliere in due antologie numerosi spirituals fino ad allora inediti. Poeta, saggista e narratore, è noto soprattutto per il romanzo picaresco L’autobiografia di un ex uomo di colore (The autobiography of an ex colored man, 1912), in cui si narra il «passaggio» di razza del protagonista che, tra colpi di scena e mutamenti di ambiente geografico e sociale, decide di farsi passare per bianco, scelta necessaria anche se dolorosa, unica via d’uscita dal dilemma razziale. Precursore dei temi e del progetto artistico della Harlem renaissance, J. subordina la protesta alla conservazione del patrimonio culturale afro-americano, interpretando le istanze della nuova borghesia nera.