Izet Sarajlic è nato a Doboj, Bosnia settentrionale, nel 1930. Si è trasferito a Sarajevo a quindici anni e lì ha vissuto fino alla morte, nel 2002. Considerato uno dei principali poeti dell'est europeo, membro del circolo 99 di Sarajevo e testimone della grande tragedia della Bosnia, Izet Sarajlic si è laureato in Lettere alla facoltà di Filosofia di Sarajevo. Nel 1954 ha fondato il Gruppo 54 che ha dato inizio alle nuove correnti di poesia moderna in Bosnia Erzegovina.
Fino alla morte ha sempre lottato per il mantenimento della cultura laica, della pluralità e della convivenza.
Grande conoscitore e traduttore della poesia russa, Sarajlic è stato a sua volta tradotto in numerose lingue. Le sue opere complete sono stampate in tre volumi dall'editore Rabic. In italiano sono stati pubblicati quattro libri di poesie: Il libro degli addii (Magma 1996), 30 febbraio (San Marco dei Giustiniani 1999), Qualcuno ha suonato (Multimedia 2001), Un'altra volta saprei (Multimedia 2004); e il carteggio con Erri De Luca, Lettere fraterne (Libreria Dante & Descartes 2007).
Nel 2012 Einaudi ha pubblicato Chi ha fatto il turno di notte, con prefazione di Erri De Luca.
“Durante l’accerchiamento di Sarajevo, Izet Sarajlic nella sua casa ha resistito agli inverni balcanici bruciando libri nella stufa e scrivendo poesie. Insieme alla compagna della vita, Mikica, ha estratto da lì calore e calorie di resistenza”. (Erri De Luca)