Pianista e compositore statunitense di jazz. Nel 1941 partecipò alle «jam sessions» sperimentali dei musicisti di bop al Minton's e al Monroe's di New York; incise nel '44 con Coleman Hawkins e in proprio nell'immediato dopoguerra. A lungo ignorato dalla critica, ottenne il successo alla fine degli anni '50, soprattutto nella formazione del quartetto (per lo più con il sassofonista Charlie Rouse, in forza dal 1959 al '72). Informale tanto nel comportamento (apparentemente chiuso al mondo esterno) quanto nella musica, è stato uno dei protagonisti in assoluto del jazz moderno, più per l'influenza generale esercitata sulle nozioni essenziali della musica (in particolare dagli anni '70, quando M. si era ritirato dall'attività in pubblico) che per il singolare stile pianistico.?Come interprete rifuggiva dall'ornamentazione e dal virtuosismo, e prediligeva un tocco percussivo, la ricerca di armonie trasgressive e dissonanti, le irregolarità metriche, frasi ellittiche e spezzettate che mettevano in evidenza le innervature della sua straordinaria ed eterodossa immaginazione melodica. Innumerevoli e universalmente eseguiti sono molti dei suoi temi, a partire da 'Round Midnight, composto attorno al 1944, seguito da Evidence, I mean you, Off Minor, Monk's Dream, Introspection (tutti nel 1946-47), Misterioso (1948), Criss Cross (1951), Pannonica (1956 ca), Jackie-ing (1959 ca), gli enigmatici e dissonanti Crepuscole with Nellie e Brilliant Corners (1956), e ancora Rhythm-a-Ning ed Epistrophy. Suo figlio t.s. monk jr. (New York 1949) è batterista e conduce un proprio complesso jazz.