Direttore d'orchestra e compositore austriaco. Nonostante l'opposizione del padre Johann (1804-49), che lo avrebbe voluto banchiere, studiò musica e violino e nel 1844 si presentò in pubblico con una propria orchestrina, che rapidamente si pose in vivace concorrenza con quella paterna. Alla morte del padre, unì le due orchestre e si produsse in una attività frenetica, trionfando in tutta Europa e anche negli Stati Uniti (1872). Nel 1871 iniziò a comporre anche operette; il suo Die Fledermaus (Il pipistrello, 1874) segnò il momento di massima fortuna del genere. La sua fama maggiore risiede tuttavia nei valzer (oltre 170) di cui fu chiamato «re»: soprattutto in quelli composti negli anni Sessanta per la corte viennese, con i quali seppe tradurre in musica l'ambiente spensierato e gaudente della Vienna asburgica. Allineate, per l'ampiezza e l'originalità degli sviluppi, con la grande tradizione del sinfonismo viennese, queste composizioni straussiane sono caratterizzate dalla vena melodica, la genialità della strumentazione e lo slancio ritmico. Il suo An der schönen blauen Donau (Sul bel Danubio blu, 1867) è ormai diventato una specie di inno ufficiale austriaco. Copiosissima è la sua produzione anche in altri generi di danza. Ricordiamo ancora, fra i suoi 18 lavori teatrali (operette, salvo un'opera e un balletto), Carnevale a Roma, Cagliostro a Vienna, Il fazzoletto della regina, Una notte a Venezia (1883), Lo zingaro barone (1885), Simplicius, Sangue viennese (1889); e, fra i suoi valzer, Vita d'artista,, Storielle del bosco viennese, Vino, donne e canto, Sangue viennese, Rose del sud, Voci di primavera, Kaiserwalzer.