Compositore, direttore d'orchestra e pianista ungherese. Dopo essere stato al servizio di alcune nobili famiglie, divenne nel 1838 direttore del Teatro Nazionale di Pest. Nel 1853 fondò la Società filarmonica di Budapest e nel 1875 fu nominato direttore e professore di pianoforte dell'Accademia nazionale di musica, appena istituita da Liszt. Nelle sue opere liriche di argomento storico, Bátori Mária (1840), Hunyadi László (1844), Bánk bán (1861), Dózsa György (1867), Brankovics György (1874), Eroi senza nome (1880), Re Stefano (1885), ispirate sotto l'aspetto sinfonico alla produzione wagneriana, introdusse elementi del folclore ungherese, raggiungendo un notevole livello di caratterizzazione drammatica e psicologica. Compose anche una ouverture, pezzi per pianoforte, da camera, per coro e l'inno nazionale ungherese (1844). È considerato il fondatore di quella tradizione musicale ungherese di cui fanno parte anche Liszt e Bartók.