Attrice statunitense. Appassionata interprete blues, figura irruente e gigionesca, icona antidivistica, alterna alle prime apparizioni (The Thorn, 1971, di P. Alexander) disinibite esibizioni nei cabaret gay. Il successo giunge con la viscerale interpretazione della cantante blues Janis Joplin in The Rose (1979) di M. Rydell, mentre il cinema veicola le sue esibizioni musicali scandite da gag irriverenti (Divine Madness!, 1980, di M. Ritchie). Dopo Un giocatore troppo fortunato (1982), noir in parodia dell'ultimo D. Siegel, e una parte di supporto in Su e giù per Beverly Hills (1986) di P. Mazursky, diviene protagonista incontenibile (Per favore, ammazzatemi mia moglie, 1986, di J. Abraham, D. e J. Zucker) e istrionica (Una fortuna sfacciata, 1987, di A. Hiller) della commedia, fino a punte demenziali (Affari d'oro, 1988, di J. Abraham). Più contenuta accanto a W. Allen (Storie di amori e infedeltà, 1991, di P. Mazursky) o in ruoli poco centrati (Giorni di gloria... giorni d'amore, 1991, di M. Rydell) torna scatenata cinquantenne (Il club delle prime mogli, 1996, di H. Wilson) traboccante vis comica (Questo pazzo sentimento, 1997, di C. Reiner). Compare, ancora, in La donna perfetta (2004) di F. Oz e Quando tutto cambia (2008) di H. Hunt.