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Anche questo romanzo mi è stato prestato da un’amica che ama particolarmente i thriller e non disdegna i romanzi appena usciti (e quindi un po’ costosi). Io ne ho approfittato subito e me lo sono fatta prestare. Ed ora eccomi qui pronta a raccontarvelo. ** TRAMA ** Immaginatevi delle giovani coppie appena sposate, sono belli, giovani e felici. Festeggiano il loro matrimonio con i parenti e gli amici e poi partono per il loro viaggio di nozze. Ma un killer li uccide, ricompone i cadaveri in pose particolari e scatta loro una foto con una polaroid che poi invia ad un giornalista svedese. Questo giornalista, però, sa che cosa succederà perché anche lui ha ricevuto una di queste cartoline di morte che provengono da moltissime città europee: Roma, Francoforte, Copenhagen, Parigi e Stoccolma. Solo un poliziotto del NYPD di nome Jacob Kanon sta cercando di stanare l’assassino, ma è sempre un passo indietro e, per quanto si possa sforzare, non riesce a capire la logica che sta dietro queste morti e queste cartoline, ma non si arrende perché il tutto è anche una questione personale. L’ultima tappa è Stoccolma e Kanon pensa di riuscire a smascherare l’assassino, ma da solo non potrà mai riuscirsi e, quindi, chiede l’aiuto di una giornalista svedese, di nome Dessie. Solo lei potrà aiutarlo nella cattura dell’assassino, solo lei che ha ricevuto l’ultima cartolina di morte potrà condurlo sulla giusta strada prima che quella dell’assassino cambi nuovamente. Ovviamente mi fermo qui nel racconto della trama che ho trovato molto ben delineata e contorta al punto giusto. Ma proprio per questa sua caratteristica, non posso raccontarvi molto di più altrimenti rischierei di rovinare la suspance e le scoperte che vengono fatte di volta in volta dal detective. ** CONSIDERAZIONE PERSONALI ** Che dire su questo romanzo? Chi ama i thriller conoscerà sicuramente James Patterson e penso sappia altrettanto bene che tipo di scrittore sia. Per chi, invece, non avesse mai letto nulla di questo autore, posso solo dire che è in assoluto il romanziere che vende di più tra tutti e, quindi, credo possiate ben immaginare che la sua fama non è data dal caso. James Patterson sa scrivere e sa scrivere molto bene, le sue trame sono sempre complicate al punto giusto senza risultare pesanti ma che coinvolgono il lettore al punto giusto. Ho trovato molto ben scritto questo romanzo e mi è piaciuta molto la collaborazione con quest’autrice svedese che io, però, non conoscevo. Ho già avuto modo di dire che gli scrittori dei paesi scandinavi vanno molto di moda quest’anno e, come vedere, anche Patterson si è lasciato colpire da questa moda. Sono sicura che questo libro vi piacerà e soprattutto che vi terrà inchiodati alle sue pagine fino a che non riuscirete ad arrivare alla fine e scoprire la soluzione dell’enigma. ** L’AUTORE E BIBLIOGRAFIA ** James Patterson è nato nel 1947 ed è divenuto molto famoso soprattutto per il personaggio di Alex Cross che, detto per inciso, è anche il mio preferito. E’ un autore molto produttivo e vi basti pensare che ha scritto qualcosa come 90 opere sia indipendenti sia in cicli come quello del già citato Alex Cross, le donne del club omicidi, Michael Bennet (romanzi gialli ambientati a New York), Maximum Ride, Daniel X (romanzi di fantascienza), witch & wizard (romanzi fantasy) e 8 fumetti. Ma James Patterson è un autore che non si limita a scrivere molti romanzi e a sperimentare sempre nuove soluzioni, ma è uno scrittore che ama confrontarsi e collaborare con altri scrittori e non solo statunitensi. Se non ricordo male vi avevo già parlato di un romanzo scritto a quattro mani con Peter de Jonge e anche il romanzo che vi ho raccontato oggi è scritto con un’altra scrittrice. Altre collaborazioni che mi sento di segnalarvi sono quelle con Gabrielle Charbonnet, con Howard Roughan e con Maxine Paetro. Non vi scrivo nessun titolo di altri libri perché vi consiglio sicuramente la lettura di tutto il ciclo di Alex Cross che conosco abbastanza bene, altri li conosco ancora un po’ poco per sentirmi di consigliarveli. E’ comunque un ottimo scrittore che spero continui a scrivere ancora per lungo tempo magari creando un personaggio meraviglioso come Cross. Io ho letto l’edizione edita dalla Longanesi al prezzo di copertina di € 18.60. Buona lettura a tutti.
James Patterson è uno scrittore intelligente anche sul mercato editoriale, nonostante pubblichi numerosi libri ogni anno riesce a mantenere un livello qualitativo medio invidiabile, complice come in questi casi l’aiuto esterno di altri scrittori, ma la vera astuzia sta nello scegliere questi colleghi con i quali scrivere a quattro mani. Il mondo editoriale sta subendo l’onda di autori del nord Europa? Allora Patterson la cavalca scrivendo un libro con Liza Marklund, una famosa giornalista e scrittrice svedese. Gli autori non perdono tempo e subito ci fiondando al centro di un delitto, anzi, poco prima quando gli assassini stanno per compiere il duplice omicidio. Jacob Kanon, di New York sembra l’unico che si sia accorto del filo che lega i vari omicidi sparsi per mezza europa. In mezzo ad un turbinio di depressione ed alcolismo Jacob sembra inseguire un fantasma fino a quando non incontrerà la giornalista Dessie che riceverà una delle cartoline che annunciano i delitti. Nonostante l’inizio spaesante dove il letorre ha già la soluzione in mano ci si rende conto che sarà intrigante cercare di capire come arriveranno alla soluzione e la scrittura scorrevole ci terrà incollati alle pagine senza intoppi, fino agli inaspettati colpi di scena che cambiano le carte in tavola, distruggendo le sicurezze del lettore e dello stesso Jacob. La relativa brevità dell’opera (300 pagine ma con capitoli brevi in stile Patterson) non compromette la caratterizzazione dei protagonisti e degli antagonisti, soprattutto di questi ultimi, dei veri mostri, la vera pecca sta nel finale forse troppo rapido che lascia qualche punto in sospeso che può infastidire i più puntigliosi. Un libro consigliato ovviamente ai fan di Patterson e a chiunque voglia addentrarsi in un inquietante thriller che si dirama in un viaggio attraverso l’Europa e l’arte, sfociando in una visione concettuale alquanto singolare.
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