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Anno edizione: 2008
Anno edizione: 2011
Oggi voglio parlarvi di questo libro, "Le braci" di Sandor Marai, edito da Adelphi. Sarò sincera: voglio consigliarvi questo libro ad ogni costo perché è uno dei miei libri preferiti ma sono particolarmente in difficoltà perché ci sarebbe troppo da dire. Potrei parlarvi dei temi di cui tratta, in primis amicizia, amore, tradimento, passione, vendetta ma tutto ciò non sarebbe abbastanza. Il tutto si inserisce infatti in un affresco molto più ampio, l'autore ci offre continuamente spunti di riflessione, ci costringe a immergerci nelle profondità dell'animo umano. Sarebbe un libro da prendere in pillole per poter riflettere sulle frecce che ogni volta l'autore scocca ma non è possibile perché a un certo punto la narrazione prende un ritmo talmente incalzante che non potrete assolutamente staccarvi dalle pagine del libro. La scrittura è sublime, è un romanzo intenso.
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E’ il 15 agosto del 1940 e la quiete immobile del castello ai piedi dei Carpazi in cui vive l’anziano generale Henrik viene interrotta dall’inaspettato arrivo di una lettera. E’ l’amico d’infanzia, Konrad, che gli annuncia la sua visita. Sono più di quarant’anni che i due non si incontrano, perché le loro vite sono rimaste inchiodate a quell’alba del 1899, quando, durante una battuta di caccia, Henrik sentì la pistola dell’amico caricarsi alle sue spalle. In quell’attimo dilatato dalla paura e da un’improvvisa presa di coscienza, aspettò invano lo sparo. Dopo la fuga di Konrad, Henrik capì la verità del duplice tradimento negli occhi della moglie. Rimasti prigionieri di quell’episodio che ha segnato una cesura nelle loro esistenze, ora i due, fragili, vecchi e soli, stanno per incontrarsi nel momento culminante verso il quale converge il fine ultimo delle loro vite. La tensione sale, sapientemente indirizzata dalla magistrale penna di Márai, fino all’atteso incontro, che avrà il potere di esorcizzare quel segreto che li ha bruciati lentamente per anni. “Konrad sapeva che un giorno sarebbe tornato in quel luogo, e il generale sapeva che un giorno sarebbe giunto quel momento. Era stato questo a mantenerli in vita”.
Un libro breve che ti cattura dalle prime pagine. Interessanti le riflessioni del protagonista maturate in più di 40 anni d’attesa.
Un viaggio di introspezione sul significato del legame che si instaura tra due persone, sia esso amore o amicizia. La ricostruzione di una vita, quella del generale, dove tutto cambia di importanza in relazione al punto di vista dalla quale si guardano le vicende della vita. Tutti ci saremmo aspettati delle risposte alle due domande che vengono poste a Konrad. Forse la risposta non esiste o forse ognuno può dare e interpretare a se stesso la risposta nel tempo e a distanza di anni.
Recensioni
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