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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2018
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Avvincente ed intimo Il libro è un resoconto della leggendaria finale di Wimbledon del 1980 tra il vichingo svedese Bjorn Borg e l’astro nascente statunitense John McEnroe, una delle rivalità sportive più interessanti che ha cambiato in modo indelebile la storia dello sport del tennis Mondiale. L’autore cerca di ricostruire il contesto storico del 1980 al fine di spiegare il motivo per cui questa partita divenne così importante: poco dopo la finale del torneo si sarebbero svolte le Olimpiadi a Mosca boicottate dagli USA come forma di protesta per l'invasione sovietica dell'Afghanistan, e più si parlava della finale di tennis meno spazio vi era per parlare delle “olimpiadi russe”, ed era un modo per non pensare alla Crisi degli ostaggi in Iran in seguito all'occupazione dell'ambasciata statunitense a Teheran da parte di un gruppo di studenti, nel corso della Rivoluzione iraniana, che coinvolse 52 diplomatici americani, tenuti in ostaggio dal 4 novembre 1979 al 20 gennaio 1981. Lo sport, da sempre, è una fuga dalla realtà della collettività specie quando il mondo diventa cupo. La “scusa” della finale permette all’autore di raccontare le storie personali dei due tennisti, molto diverse tra di loro, e per raccontare il mondo dei tennisti degli anni ‘70s, durante i quali questi diventarono delle celebrità in grado di riempire i rotocalchi ed i giornali scandalistici dell’epoca tra feste, belle donne, droga e soldi. Un mondo molto diverso dei tennisti contemporanei che sono quasi inavvicinabili per la ricerca di riservatezza e l’esigenza di isolarsi per trovare la concentrazione per vincere gare e tornei e, soprattutto, per durare nel tempo. Una volta la vita tennistica iniziava presto ma finiva altrettanto presto, molti tennisti si bruciarono lungo la strada della celebrità.
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