Mentre morivo

Siamo nella prima metà nel Novecento e ci troviamo nel sud degli Stati Uniti, nella fittizia contea di Yoknapatawpha, animata e abitata da gente povera, brutale. La vicenda che dà il via al romanzo è la morte di Addie (cui viene riservato un monologo cupo e brutale a metà dell'opera), moglie di Anse e madre dei Bundren. Per rendere omaggio e onorare l'ultima promessa fattale, la famiglia parte per raggiungere Jefferson, città natale della donna. Ma a causa di un'inattesa inondazione nel torrido luglio, il viaggio si prolunga, mentre il cadavere comincia a decomporsi, circondando da avvoltoi e quell'atto che doveva essere di misericordia, diventa una continua offesa alla memoria della defunta. "Mentre morivo" non è un romanzo facile. La narrazione, all'apparenza molto semplice, è frammentata in una molteplicità di punti di vista, quelli dei membri della famiglia Bundren (il padre Anse, i figli Cash, Darl, Jewel, Dewey Dell e Vardamar) e di alcuni personaggi che ruotano attorno al gruppo. Si alternano passaggi grotteschi, che suscitano quasi il riso, benché si tratti di un riso amaro, ad altri dolorosi di una poesia umana e bestiale. Il viaggio è una vera e propria discesa agli inferi, in cui ciascuno dei figli finisce per essere trascinato dal proprio personale fardello sempre più a fondo. Non è un caso, posto che il titolo originale inglese "As I lady Dying" riprende i versi di Omero: nel libro XI dell'Odissea, Ulisse, durante discesa agli inferi incontra l'ombra di Agamennone, che gli racconta di come sia stato ucciso, tornato dalla guerra di Troia, dalla moglie Clitemnestra e dal di lei amante, con queste parole: "As I lay dying the woman with the dog's eyes would not close my eyelids for me as I descended into Hades", a testimonianza dell'assenza di alcuna pietà nella donna perfino nel momento della morte.

Un racconto che progredisce attraverso continui cambi di prospettiva e flussi di coscienza. Un alternarsi di voci che fa emergere ciascun personaggio, attraverso un viaggio tragicomico e ricco di simbolismi. Prezioso l'unico capitolo dedicato ad Addie. Bello!

Se sei un fan di James Joyce questo libro fa per te. Un romanzo ombroso dalla narrazione densa e cruda, il viaggio cui si va incontro è carico di simboli archetipici e ricco di allegorie, le voci narranti sono quelle della famiglia Burden, famiglia di contadini poveri attaccati alla loro terra in modo atavico. Una famiglia dai precari equilibri che lungo il viaggio si andranno incrinando lasciando scoperti i vari rancori.