Matrimonio in quattro

Di Ernst Lubitsch Woody Allen diceva: «Il cosiddetto tocco Lubitsch ha condizionato il cinema brillante per decenni e ha condizionato me. Ma non sarò mai come lui». Detto da uno come Allen è un endorsement non banale.A inserire Ernest nell’ambiente è Max Reinhardt, gran guru del cinema tedesco. E così il giovane diventa attore in piccole parti e aiuto regista in film di non eccelsa qualità. Ma qualcuno a Hollywood lo ha notato, una che conta, molto. Trattasi di Mary Pickford, moglie del superdivo Douglas Fairbainks. La coppia, insieme a Chaplin e Griffith, altri giganti, ha fondato la United Artists. Gran colpo di fortuna per Ernst, che comincia a essere “Lubitsch”. È il 1923 e dunque il regista ha preceduto di dieci anni...

"Attrice statunitense. Sposa il regista King V. nel 1915, e nello stesso anno interpreta il ruolo della protagonista nel suo primo film di due bobine: In Tow. Lasciata Galveston per Santa Monica insieme al marito, esordisce a Hollywood sotto il marchio Vitagraph (The Yellow Girl, 1916, di E. Keller). Insieme al marito tenta anche di produrre film autonomamente attraverso un piccolo studio, il Vidor Village. Presenza elegante spesso in ruoli di borghese e aristocratica, è più volte diretta dal marito (Poor Relations, Parenti poveri, 1919; The Jack-Knife Man, L'uomo dal coltello a serramanico, 1920; La vera avventura, 1922), dal quale divorzierà nel 1924. Protagonista di drammi (Alice Adams, 1923, di R.V. Lee), commedie (Matrimonio in quattro, 1924, di E. Lubitsch) film di avventura (The Eagle...