Il mastino dei Baskerville

Mi mancava la lettura di Sir Conan Doyle, dopo questo sicuramente recupererò!

Lettura ideale per il mese di ottobre, sia perché è proprio il periodo in cui si svolge l'azione del romanzo sia perché, alle indagini del genere giallo, stavolta in quest'avventura di Sherlock Holmes Conan Doyle sceglie di dare un certo gusto per il misterioso e il soprannaturale, oscillando sapientemente per tutte le pagine tra fantasia e realtà, tra horror e giallo, tra superstizione e raziocinio. Anziché nella solita Londra, infatti, questa vicenda porta Holmes e Watson in luoghi e tempi lontani e misteriosi: un cupo maniero circondato dalla desolata e nebbiosa brughiera del Devonshire. Qui, l'enigma del poliziesco assume i toni fantastici di un'antica leggenda: l'orrenda fine di Hugo Baskerville e il mastino che l'ha provocata incombono come una maledizione del passato sul casato dei Baskerville e sui suoi eredi attuali, sir Charles e suo nipote Henry.

Allora.. si legge veloce e ha una conclusione soddisfacente, un po’ lento in dei punti tipo descrizioni dei luoghi un po’ lunga e sembra che serva nella storia, ma poi non ti cambia molto quindi puoi evitarla se non ti piace immaginarti troppo i luoghi, ma seguire più la storia in sé. Letto in 2 giorni, scorrevols, a volte non è chiaro il narratore del momento. Nel complesso ok contenta di averlo letto lo stesso