Tibor Déry è stato uno scrittore ungherese. Di famiglia benestante, aderì al movimento comunista e subì l’esilio per aver partecipato al tentativo rivoluzionario di Béla Kun (1919). Collaboratore di riviste letterarie d’avanguardia, scrisse tra il 1934 e il 1938 il romanzo La frase incompiuta, pubblicato solo nel 1947, e le due parti di Risposta (1948 e 1952), romanzo storico sulle vicende ungheresi dal 1928 al 1948. La sua opposizione al regime di Rákosi, espressa nel racconto Niki, storia di un cane (1956), e la partecipazione alla rivolta del 1956 gli costarono quattro anni di prigione, durante i quali scrisse il romanzo Il signor G.A. nella città di X (1964). Ricchi di allusioni alla realtà contemporanea sono i romanzi più recenti Lo scomunicatore (1969), Reportage immaginario da un festival pop americano (1971). Alcuni suoi racconti (1937-62) sono stati tradotti con il titolo Il gigante (1963). D. fu uno dei maggiori narratori realisti contemporanei, ma utilizzò anche le tecniche linguistiche dell’espressionismo e un certo procedere analitico proprio della psicologia moderna.