Marguerite Yourcenar, pseudonimo di Marguerite Cleenewerck de Crayencour, è stata una scrittrice francese. È stata la prima donna eletta alla Académie Française.
La Yourcenar fu educata privatamente dal solo padre in una villa a Mont Noir nel nord della Francia. La bambina si dimostrò subito una lettrice precoce, interessandosi a soli 8 anni alle opere di Jean Racine e Aristofane e imparando a dieci il latino e a dodici il greco. All'età di diciassette anni, a Nizza, Marguerite de Crayencour pubblica sotto lo pseudonimo di "Marg Yourcenar" la prima opera in versi: Le jardin des Chimères; scelse questo pseudonimo con l'aiuto del padre, anagrammando il suo cognome.
Nel 1939, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale si trasferì negli Stati Uniti d'America e ne prese la cittadinanza nel 1947, pur continuando sempre a scrivere in francese. Iniziò così un decennio di privazioni, che ella stessa definirà più tardi come il più brutto della sua vita. Questo periodo della sua vita si conclude con la pubblicazione delle Memorie di Adriano, sicuramente il suo libro di maggior successo: si descrive la Roma del II secolo. Yourcenar fa di Adriano una coscienza lucida e forte che avverte la prossima fine dell'impero e che elabora una saggezza profonda, quasi non toccata dal divenire.
Del 1968 è l'altro romanzo-capolavoro: L'opera al nero.
Nel 1974 pubblica il primo volume di una trilogia della storia della sua famiglia, Care memorie. Seuiranno Archivi del Nord e Quoi? L'étérnité
Nel 1981 viene eletta, prima e unica donna, tra gli «Immortali» dell'«Académie Française», che peraltro non frequenta, continuando ad alternare i suoi viaggi con lunghi soggiorni a Mount Desert, sulla costa atlantica degli Stati Uniti, dove ha la sua casa, e dove si spegne il 17 dicembre 1987.
Aveva appena terminato il terzo capitolo dell'autobiografia famigliare, Quoi, l'Éternité?, uscito sempre presso Einaudi, che ha anche tradotto un volume di racconti, Come l'acqua che scorre, e due raccolte di saggi, Il Tempo, grande scultore e Pellegrina e straniera.
Ricordiamo inoltre una ricchissima biografia scritta da Josyane Savigneau: L'invenzione di una vita: Marguerite Yourcenar.
«Come sono grossolani quelli che dicono “Adriano sei tu”. Ogni essere che ha vissuto l’esperienza umana sono io.»