Il dottor Marrow ha scelto la paura come argomento di studio. Deciso ad indagare sulle dinamiche che regolano questo difficile stato emotivo, il dottore sceglie tre pazienti e li riunisce a Hill House: si tratta di una enorme villa fuori da tutte le strade costruita centotrenta anni prima da un magnate dell'industria tessile per la moglie e i figli che non avrebbero mai avuto e che invece è stata teatro di terribili tragedie. I tre 'malati' sono: Theo, una ragazza solo in apparenza molto esuberante, Luke, dal carattere freddo e cinico, Nell più fragile e sensibile. I tre si vedono assegnate delle enormi stanze arredate in modo confuso e ridondante, con statue, arazzi, testine e altri oggetti vari. Cominciano le sedute, ma non sono mai di lunga durata. Marrow affida ad un registratore le impressioni che viene annotando. Ma le cose più importanti cominciano ad accadere la notte: Nell avverte strani rumori e 'sente' alcune presenze nascoste. Avverte gli altri, che la invitano a non dare peso a queste sensazioni. I curiosi fenomeni però vanno ancora avanti, e Marrow è costretto a dare spiegazioni sull'origine e sulla storia della villa. Si viene a sapere che il magnate faceva lavorare a ritmi forzati nella propria fabbrica tantissimi bambini che poi accoglieva in casa, e quindi eliminava. Nell trova un registro con i nomi dei bambini morti, trova alcune foto, capisce che Caroline, la seconda moglie del magnate, era la sua bis-bis nonna. Nell a questo punto, non ascolta più consigli e dice di dover restare lì per salvare i bambini. La villa cade preda di un terremoto generale. Le teste dei piccoli si staccano dalle pareti, le statue si animano, figure mostruose prendono improvvisamente corpo. Nel panico totale, Luke muore, Nell affronta i mostri e alla fine, prima di morire a sua volta, dice che ha salvato i bambini. Theo e Marrow escono. Dudley, il custode, chiede a Marrow: "Ha trovato quello che tanto cercava dottore?".
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