Eventi in programmazione

24 ottobre
Libreria
Ore 18:00

Cathy La Torre - Non si può più dire niente. Manuale di sopravvivenza tra politicamente corretto e linguaggio inclusivo

Cathy La Torre presenta "Non si può più dire niente. Manuale di sopravvivenza tra politicamente corretto e linguaggio inclusivo" (Roi Edizioni). 


Quante volte abbiamo sentito dire che “non si può più dire niente”? Ma è davvero così? Viviamo davvero sotto una dittatura del politicamente corretto? O il mondo è cambiato e dobbiamo cambiare anche il modo in cui comunichiamo? Questo libro nasce da questi interrogativi. È un manuale pratico per imparare a dire tutto, senza offendere nessuno e senza cedere all’autocensura. Una cassetta degli attrezzi per chi lavora in azienda, gestisce un team, fa colloqui, parla in pubblico, comunica, parla sui social o, semplicemente, si relaziona con altre persone. Con esercizi concreti, esempi reali e un approccio pragmatico, spiega come comunicare con rispetto nella vita quotidiana e nelle aziende; dove corre il confine tra un complimento e una molestia; quali sono le conseguenze legali delle parole e come difendersi; come evitare errori, prevenire conflitti e creare contesti inclusivi. Con la chiarezza e la concretezza che l’hanno resa una delle voci più ascoltate sul tema dei diritti e della comunicazione inclusiva, Cathy La Torre smonta il paradosso di un’epoca in cui non siamo censurati, ma siamo chiamati a rispondere delle nostre parole. Per costruire conversazioni più rispettose, spazi di lavoro più sicuri, relazioni più solide.

10 novembre
Libreria
Ore 18:30

Flavia Carlini - Uomo morto non mente. La notte più oscura della Repubblica

Flavia Carlini presenta "Uomo morto non mente. La notte più oscura della Repubblica" (Sem). Interviene Carlotta Vagnoli. 


Lucrezio Fiorenzo Amodio è nato a Reggio Calabria e conosce i segreti inconfessabili della Repubblica. È lui stesso a disegnarne le trame. Ha venticinque anni quando prende la decisione di rinnegare la democrazia, e mentre la sua città brucia al grido di “Boia chi molla”, lui si muove tra piazze in rivolta, retrobotteghe di cospiratori e ville di aristocratici conservatori. È proprio lì che, affondati in comodi divani, alcuni uomini decidono le sorti di quello che dovrebbe essere il più grande colpo di Stato mai organizzato in Italia. Corre l’anno 1970 e Amodio ha le mani tra le bombe che esplodono: maneggia miccia nera, gelignite, e compone la grammatica della tensione popolare. Intorno a lui agiscono militanti dell’ultradestra, servizi segreti, industriali, cosche mafiose, logge massoniche e gli Stati Uniti d’America. Tutti, spaventati dal consenso crescente del Partito Comunista, guardano al Principe Borghese. È lui, l’ex Comandante della sanguinosa Decima Mas, a essere ora il gran burattinaio del golpe. Nelle pagine di questo libro, i giorni scorrono in un frenetico e angosciante conto alla rovescia che nell’incalzare degli eventi buca il tempo in direzione dell’8 dicembre: la festa dell’Immacolata del 1970, l’ora X del colpo di Stato. Ma il colpo non scatterà. O meglio: non scatterà come dovrebbe. I tribunali lo ridurranno a un “golpe da operetta”, archiviando trame e responsabilità. Amodio, invece, sa di aver visto molto più di una farsa. Quando, quattordici anni dopo, siederà davanti alla Corte, porterà con sé verità, omissioni e menzogne, falsando così il ricordo che noi oggi abbiamo della storia.